Lam Sol Lam Do Re Lam Sol Lam Lam Sol Lam Agapito Malteni era un ferroviere Sol Lam Viveva a Manfredonia giù nel Tavoliere Do Lam Do Lam Buona educazione di spirito cristiano Sol Lam Ed un locomotore sotto mano Sol Lam Di buona famiglia giovane e sposato Sol Lam Negli occhi si leggeva, molto complessato Do Lam Do Lam Faceva quel mestiere forse per l'amore Sol Lam Sol Lam Di viaggiare sul locomotore Do Re Lam Sol Lam Lam Sol Lam Seppure complessato il cuore gli piangeva Sol Lam Quando la sua gente andarsene vedeva Do Lam Do Lam Perché la gente scappa ancora non capiva Sol Lam Dall'alto della sua locomotiva Sol Lam La gente che abbandona spesso il suo paesello Sol Lam Lasciando la sua falce in cambio di un martello Do Lam Do Lam È gente che ricorda nel suo cuore errante Sol Lam Sol Lam Il misero guadagno di un bracciante Do Re Lam Fa7 Sibm Sibm Lab Sibm Una tarda sera partì da Torre a Mare Lab Sibm Doveva andare a Roma e dopo ritornare Reb Sibm Reb Sibm Pensò di non partire o pure senza fretta Lab Sibm Di lasciare il treno a Barletta Lab Sibm Svelò il suo grande piano all'altro macchinista Lab Sibm Buono come lui ma meno utopista Reb Sibm Reb Sibm Parlò delle città di genti emigrate Lab Sibm A Gorgonzola oppure a Vimercate Sibm Lab Sibm E l'altro macchinista capì il suo compagno Lab Sibm Felice e soddisfatto del proprio guadagno Reb Sibm Reb Sibm E con le parole cercava di calmarlo Lab Sibm Fu una mano ad addormentarlo
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